L’origine della giarrettiera, simbolo di poteri sciamanici, potrebbe risalire al Paleolitico. In alcune pitture rupestri, infatti, sono stati identificati ballerini che indossavano delle giarrettiere durante un rituale.
Proprio l’aspetto della ritualità potrebbe spiegare la relazione tra la giarrettiera e la figura della sposa, una fata dai poteri magici. D’altro canto, in tutti i miti e leggende antichi in cui appare la giarrettiera, questo oggetto ha sempre svolto la funzione di amuleto magico o indicato lo status e il grado d’importanza della maga o sacerdotessa a cui apparteneva.
Storicamente, dunque, la giarrettiera ha simboleggiato per molti popoli mistero e verginità. Per questo motivo le spose sono da sempre incoraggiate a indossare una giarrettiera nel giorno delle nozze, possibilmente nei colori del blu e del bianco, ovvero i colori dell’amore, della purezza e della fedeltà.
Ad esempio, l’Ordine della Giarrettiera, che è il più grande ordine della cavalleria britannica e uno dei più prestigiosi al mondo dal XIV secolo, conferisce una giarrettiera come la forma più alta di ricompensa per la fedeltà e il merito militare.
In tempi più recenti è comparsa la tradizione della vendita della giarrettiera della sposa. Ben prima della comparsa delle liste nozze, per partecipare finanziariamente alla vita degli sposi gli invitati ‘acquistavano’ scherzosamente un souvenir della sposa, come la giarrettiera. Anche se nel corso del tempo l’età media matrimoniale è molto avanzata, gli sposi più giovani non hanno smesso di accettare un contributo economico da parte di parenti e amici. E ancora oggi durante la festa del banchetto nuziale si invoca il lancio della giarrettiera della sposa!